Marianna Masullo: intervista a un’assistente virtuale.

25/07/2018 By 0 Commenti

Marianna Masullo: intervista a un’assistente virtuale.

Per questo articolo ho deciso di fingermi una giornalista e di lanciarmi nientemeno che in un’intervista! Il tema è sempre quello dei nuovi lavori digitali e di come reinventarsi in un mondo 4.0. La gentilissima e coraggiosa che ha accettato di rispondere alle mie domande è Marianna Masullo  (nella foto sopra), con cui mi sarei dovuta incontrare al Web Marketing Festival, ma gli impegni hanno impedito l’evento. Abbiamo deciso dunque di incontrarci via Skype con la promessa che mi avrebbe raccontato il suo lavoro come assistente virtuale. Ora però basta parlare, lascio la parola alla vera protagonista di questo articolo!

Ciao Marianna, per iniziare raccontaci un po’ di te.

Mi chiamo Marianna Masullo, vivo a Formigine, in provincia di Modena. Ho intrapreso un nuovo percorso professionale che mi ha portato a diventare Virtual Executive Assistant, ovvero Assistente Virtuale da remoto. In questa professione, ancora poco conosciuta in Italiacustodisco tutta la mia esperienza per soddisfare con la massima professionalità le esigenze delle realtà che richiedono il mio supporto.

S ono una libera professionista con abilità multidisciplinari affinate in oltre 15 anni di esperienza in diversi ambiti lavorativi. Ho iniziato nel 1999 nell’area amministrativa di uno studio di traduzioni, poi sono passata ad essere un Project Manager “a tutti gli effetti”, fino a dare il mio supporto alla Responsabile Commerciale. Dopo diverso tempo ho cambiato azienda e mansioni: sono stata prima Personal Assistant di un imprenditore di un’azienda formiginese, poi, nell’ultimo periodo da “dipendente”, addetta al back office commerciale/marketing di una grande azienda di produzione del modenese.

Ho un’ottima padronanza delle lingue, – Inglese, Francese e Spagnolo – e posso occuparmi da remoto della gestione quotidiana delle attività aziendali, attraverso compiti di carattere organizzativo, esecutivo e strategico.

Il mio ruolo è il “collante” dell’ufficio. Supporto il Top Management nella gestione quotidiana delle attività. La mia figura professionale è d’importanza strategica all’interno delle organizzazioni ed è sia un veicolo di trasmissione dell’immagine aziendale sia un anello di congiunzione fra il management e l’esterno.

Come hai iniziato a fare questo lavoro?

Da tanto tempo volevo dare una svolta alla mia vita lavorativa perché non ero più soddisfatta di quello che stavo facendo. Volevo un’attività che mi permettesse di conciliare la mia vita privata e lavorativa. Volevo riprendere in mano la mia vita e organizzarla in modo differente.

“I cambiamenti sono sempre molto lenti, richiedono pazienza ed energia”

S iccome non sono riuscita a trovare un lavoro stabile che mi desse le soddisfazioni sperate e dato che  sono una persona molto curiosa e amo leggere, alcuni mesi fa ad un convegno mi sono fatta incuriosire da una persona che mi ha parlato di una nuova professione: l’Assistente Virtuale.

Il 3 maggio è così iniziata ufficialmente la mia avventura come freelance con la partita IVA.

Cosa hai studiato per fare questo mestiere?

Dopo un diploma in lingue e tanti anni di esperienza ho scoperto il sito di Mary Tomasso, assistentivirtuali.org, che è un po’ la “capostipite” per quanto riguarda questa professione, ancora poco conosciuta in Italia, mentre negli USA e in Spagna è già molto diffusa. Mary eroga un corso in modalità e-learning, dal costo secondo me assolutamente affrontabile, centrato su indicazioni pratiche per avviare un’attività onlineTime Management, Tools gratuiti per lavorare da remoto, offre conoscenze amministrative di base, si concentra anche sull’elaborazione dei propri contenuti per i social. Offre elementi su come sviluppare la propria idea di businessbasandosi sulle proprie competenze, per offrire servizi di qualità ai futuri clienti. Alla fine si sostiene un esame per ottenere la certificazione. Devo ammettere di non avere ancora concluso il corso perché da subito ho trovato alcuni clienti a cui ho deciso di dare la priorità! Mi sento, tuttavia, di consigliarlo se si hanno intraprendenza e voglia di fare.

Spiegaci un po’ più nel dettaglio quali sono le mansioni di cui ti occupi giornalmente.

Io come Assistente Virtuale non sono solo una segretaria che fornisce servizi online, ma una professionista preparata per fornire una serie di servizi  indispensabili per un imprenditore o chiunque svolga attività in Internet e desideri incrementare e ottimizzare la sua presenza online.

Vediamo quali sono i miei principali servizi:

WEB MARKETING

  • Creazione e gestione profili social
  • Creazione e gestione blog
  • Creazione newsletter
  • Aggiornamento siti web
  • Ricerche su internet
  • Assistenza E-Commerce
  • Media Planning

SEGRETERIA VIRTUALE | BACK OFFICE COMMERCIALE

  • Gestione delle e-mail
  • Corrispondenza in italiano, inglese, spagnolo e tedesco
  • Gestione degli appuntamenti e dell’agenda
  • Redazione di documenti su piattaforma MS e iOS
  • Predisposizione di presentazioni
  • Organizzazione di riunioni e workshop
  • Organizzazione e prenotazione di viaggi
  • Gestione chiamate telefoniche
  • Assistenza clienti
  • Interviste telefoniche

Cosa significa per te lavorare come Assistente Virtuale?

In realtà quello dell’assistente virtuale è un lavoro che può avere moltissime declinazioni, tante quante sono le esperienze che ogni persona che si affaccia a questo mondo si porta dietro. Per quanto mi riguarda si può dire che il mio lavoro sia un po’ a metà tra quello del social media manager e della segretaria tradizionale, ma credo che la cosa più importante, al di là delle singole competenze, sia l’approccio mentale a questo tipo di attività: organizzazione del tempo, flessibilità, assoluta fiducia e garanzia del risultato sono per me le fondamenta su cui costruisco ogni giorno la mia attività e credo siano importanti per tutti coloro che vi si approcciano.

C’è qualche protagonista del tuo percorso che vorresti ringraziare?

Ci sono moltissime persone che mi hanno aiutato e supportato in questa mia “rivoluzione”. La prima che vorrei ringraziare è senz’altro Mary Tomasso, la sua guida e il suo esempio sono un’ispirazione per tutti gli assistenti virtuali italiani, poi c’è Stefania Padoa, la mia business coach, che mi è stata vicina nei momenti più delicati in cui ho avviato la mia attività. Ci sarebbero tante altre ragazze in gamba che andrebbero nominate, ma non mi vorrei dilungare, vi basti sapere che c’è una comunità molto affiatata di assistenti virtuali: siamo solite scambiarci consigli e dritte lavorative. Vorrei infine ringraziare i clienti che ad oggi hanno deciso di darmi fiducia e di investire sulla mia professionalità!

Quali difficoltà hai trovato?

Le difficoltà che sto incontrando riguardano principalmente due aspetti di questo lavoro:

  • Innanzitutto i problemi che deve affrontare ogni nuovo imprenditore: nonostante i bandi e i concorsi per favorire l’imprenditorialità, anche e soprattutto al femminile, è molto difficile reperire fondi che permettano di avviare l’attività senza accollarsi subito degli ingenti debiti. Purtroppo anche la burocrazia non aiuta!
  • Il secondo aspetto è forse più legato a questo tipo di professione e riguarda il trovare clienti, questo è senz’altro un problema per ogni imprenditore, ma, nel caso delle AV, un collaboratore da remoto è più difficile da “controllare” rispetto a un dipendente che lavora nell’ufficio o alla scrivania accanto e per la maggior parte degli imprenditori questo è ancora inaccettabile. Parte del mio lavoro è quindi anche quella di passare una cultura di orientamento al risultato, più che delle ore lavorate, dello smart working e di far comprendere i vantaggi, sia di tempo che di denaro, che ciò può offrire e dell’avere una persona di fiducia sempre “virtualmente” al proprio fianco. Per ora è difficile ma non è una…mission impossibile! Ogni giorno, infatti, leggiamo sia suoi quotidiani sia sui social network di aziende che iniziano a concedere ai propri dipendenti più flessibilità. Credo che ogni persona abbia esigenze differenti per conciliare la vita lavorativa e quella privata. I rapporti di collaborazione sono sempre positivi quando alla base ci sono fiducia e rispetto reciproco. A me non piacciono le gerarchie ma i rapporti di collaborazione “alla pari”. Io credo che come AV debba essere percepita non come una segretaria sottoposta ma piuttosto come  una consulente/collaboratrice a cui un imprenditore si affida per il proprio business. Io sono innamorata del mio lavoro e vorrei trasmettere la mia passione e determinazione per garantire un ottimo lavoro. Vorrei che i miei futuri clienti dicessero:  “Wow! Questa è la risorsa che mi serve 🙂 E non devo investire una grossa somma di denaro, come se invece assumessi un dipendente fisso!”

Quindi quali consigli daresti a chi vuole intraprendere questa professione?

Sembra banale ma uno degli elementi più importanti è essere presenti e presidiare il web, nessuno infatti darà fiducia ad una persona che sostiene di lavorare online ma che lì è introvabile. Credo poi che molto di questo mestiere ruoti attorno al generare fiducia e alla soddisfazione dei bisogni del cliente: il mio consiglio è di essere puntuali nelle scadenze e trasmettere l’utilità del proprio lavoro. A livello personale invece mi sento di raccomandare una solida organizzazione delle proprie giornate e del proprio lavoro, ma soprattutto di partecipare alla community e fare network: gli altri assistenti virtuali non sono il nemico, ma un aiuto e un supporto da coltivare (n.d.a. e credo che questo valga per tutte le professioni).

Infine, quali altri mestieri “digitali” sono secondo te importanti oggigiorno?

Per quanto riguarda gli assistenti virtuali è molto importante tutto ciò che ha a che fare con i contenuti, perché pur essendo sempre più importanti gli imprenditori non hanno tempo né voglia di dedicarcisi ed è qui che l’AV si inserisce in modo efficace, perciò chi sa lavorare sui social, i blogger e i copy sono molto gettonati in questo settore.

A braccetto ci sono poi specializzazioni più “scientifiche” come programmatori e sviluppatori di siti web, o web analysts come Giuliana,collaboratori ormai indispensabili per ogni attività online.

Rieccoci a noi…

Qui finisce l’intervista, io ringrazio di cuore Marianna che ha accettato di rispondere alle domande di una quasi blogger e le faccio un grandissimo in bocca al lupo per la sua attività.

Se hai domande, pensieri o esperienze da condividere ti prego di farlo come al solito nei commenti qui sotto, se invece vuoi chiedere informazioni a Marianna per il suo lavoro trovi tutti i suoi recapiti in questa presentazione. A presto!

un articolo dal blog di "Don’t Hate Data"